La tradizione di tingere le uova in occasione della Pasqua è un elemento intrinseco nelle celebrazioni in molte culture del mondo. Tuttavia, per quanto si possa omettere questa verità, la colorazione delle uova per le festività religiose non è nata con il Cristianesimo. Le origini di questa pratica affondano le loro radici a tempi antichi e portano un ricco bagaglio di simboli e significati.
Anche oggi, in un’era in cui la tecnologia ci offre strumenti all’avanguardia e molte delle incognite storiche sono state risolte o ulteriormente approfondite, la tradizione rimane al centro delle discussioni. A chi appartiene la ia? Dove ha avuto origine? Qual è il significato di questo indumento, indossato con orgoglio da celebrità e ammirato da molti per la sua semplicità, pur restando intriso di significati nascosti?
Spesso le iniziative più straordinarie nascono da domande semplici, poste nei luoghi più inaspettati. È proprio ciò che è accaduto per Ivrea, dove una singola domanda posta su Facebook ha scatenato una catena di eventi destinati a creare un ponte culturale tra la comunità romena locale e gli abitanti della città.
La partecipazione politica è uno dei pilastri di una società democratica. E sebbene possa sembrare ovvio, non è sempre facile per i cittadini di una nazione esercitare il loro diritto di voto, specialmente quando vivono all’estero. Ma grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Etnica Romeni Ivrea e Canavese (ACERIC), i romeni della comunità di Ivrea e Canavese hanno ottenuto un importante traguardo: un seggio elettorale sul loro territorio.
Il 21 marzo 2019, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, la libreria Mondadori di Piazza Freguglia, ad Ivrea, è stata il palcoscenico di un incontro culturale straordinario. L’evento ha visto la presentazione e il lancio letterario di una nuova raccolta di poesie ed è stato un momento di integrazione e scambio culturale, che ha portato alla luce il ricco mondo poetico della Romania.
Il Carnevale di Ivrea è una celebrazione ricca di storia, tradizione e un tocco di follia. Questo carnevale è famoso per una pratica davvero insolita: la “Battaglia delle Arance”, che è molto più di una semplice guerra di agrumi; è un complesso folcloristico che richiama evocazioni storico-leggendarie, un’esperienza spettacolare e una dimostrazione di comunità e tradizione condivisa.